dirigente di Ripple su perché XRP Ledger è «unicamente adatto» alla tokenizzazione di asset del mondo reale
Markus Infanger, Vicepresidente Senior di Ripple, spiega come le caratteristiche e le peculiarità di XRPL lo rendano il candidato ideale per la tokenizzazione di asset del mondo reale.

Cosa sapere:
- Markus Infanger afferma che i veicoli ad scopo speciale (SPV) saranno uno strumento provvisorio, non il modello futuro, per la tokenizzazione degli asset reali (RWA).
- Egli sostiene che l'emissione nativa incorporerà la conformità e la liquidazione direttamente nell'asset stesso.
- Le funzionalità integrate del XRP Ledger, come uno scambio decentralizzato (DEX), un market maker automatizzato (AMM) e standard per vault di prestito, sono presentate come vantaggi chiave.
Markus Infanger, Vice Presidente Senior di Ripple e responsabile di RippleX, sostiene che il XRP Ledger (XRPL) è stato progettato per la prossima fase della tokenizzazione degli asset del mondo reale e afferma che l'attuale mercato dominato dalle SPV è solo un ponte verso la “emissione nativa.”
Dall'immobilizzazione all'emissione nativa
In un post sul blog del 12 agosto, Infanger traccia una linea diretta dal cambiamento nei mercati dei capitali degli anni ’70 — quando Euroclear e DTCC hanno immobilizzato i certificati cartacei nelle casseforti trasferendo nel contempo i registri di proprietà in formato elettronico — fino all’attuale stack di tokenizzazione.
Egli afferma che i Veicoli a Scopo Speciale (Special Purpose Vehicles, SPV) svolgono un ruolo comparabile e transitorio attualmente: contenitori legalmente noti che detengono l’attivo fuori registro emettendo una rappresentazione tokenizzata su una rete.
Il modello è “ingombrante” e centralizzato, riconosce, ma utile man mano che infrastrutture, standard e politiche maturano. È, nelle sue parole, “"impalcature,” non è lo stato finale.
Infanger afferma che l'obiettivo finale è rappresentato dagli asset completamente digitali, in cui il token stesso costituisce il record legale, le regole sono incorporate nel codice, le transazioni si regolano istantaneamente e la liquidità scorre liberamente tra i mercati senza intermediari.
Perché Infanger afferma che XRPL si distingue
Infanger’s caso per XRPL si concentra sulle capacità a livello di protocollo pensate fin dall'inizio per l'uso finanziario, che secondo lui riducono il lavoro di integrazione e il rischio operativo per le istituzioni che si spostano dagli SPV verso l'emissione nativa:
- Scambio on-ledger (DEX integrato): XRPL include un exchange nativo con order book, consentendo ai token emessi di essere scambiati direttamente sul ledger senza router di smart contract esterni. Per le RWA tokenizzate, ciò può significare una quotazione immediata e un’esecuzione peer-to-peer con meno elementi in movimento.
- Liquidazione quasi istantanea a basso costo: Il design del consenso del registro mira a una finalità rapida e a commissioni di transazione minime, una combinazione che Infanger definisce cruciale per strumenti ad alto volume — come i T-bill tokenizzati — dove carry, commissioni e latenza operativa sono importanti.
- XLS-30 market maker automatizzato (AMM): Questo standard introduce pool di liquidità on-ledger che fissano i prezzi in modo algoritmico basandosi sull'inventario, permettendo così lo scambio di token anche in assenza di un ordine corrispondente. Per i mercati RWA che necessitano di prezzi bidirezionali continui — anziché RFQ episodici — gli AMM on-ledger possono contribuire a stabilizzare la liquidità.
- Casse di prestito XLS-65: Uno standard proposto per il prestito e l'indebitamento a livello di protocollo. Invece di costruire smart contract su misura, gli emittenti potrebbero abilitare il credito garantito (ad esempio, il prestito contro una nota tokenizzata o una richiesta immobiliare) con regole definite a livello di standard, facilitando la verifica e i controlli sui rischi.
- Conformità programmabile e hook di custodia: Poiché l’emissione, lo scambio e la regolamentazione avvengono nel protocollo base, Infanger sostiene che i set di regole (liste bianche, restrizioni di trasferimento, divulgazioni) e i flussi di lavoro di custodia possono essere incorporati direttamente nei cicli di vita degli asset — supportando l’allineamento normativo con l’aumentare dei volumi.
- Composability: Con primitivi di exchange, liquidità, prestito e emissione progettati per interoperare, i token possono muoversi attraverso l’emissione primaria, il trading secondario, la collateralizzazione e il regolamento senza dover collegare insieme più sistemi esterni. Infanger afferma che questa è la via verso una liquidità "incorporata" piuttosto che verso silos frammentati.
Primi segnali di emissione nativa
Per illustrare la direzione da seguire, Infanger cita un progetto pilota di Ctrl Alt con l'ente regolatore fondiario di Dubai per coniare i registri di proprietà immobiliare su XRPL. Registrando i titoli in modo nativo, il progetto punta a semplificare i trasferimenti, migliorare l'auditabilità e incorporare la visibilità di supervisione.
Ctrl Alt prevede inoltre di integrare Ripple Custody per la conservazione sicura di titoli tokenizzati— un esempio di come la funzionalità a livello di ledger e la custodia di grado istituzionale possano essere abbinate in produzione.
Perché gli SPV non scompariranno — almeno per il momento
Infanger afferma che gli SPV rimangono fondamentali per le istituzioni vincolate dalle leggi vigenti, dalle verifiche e dai test di sistema, paragonandoli all'immobilizzazione degli anni '70 che ha aperto la strada alla digitalizzazione e, infine, agli asset completamente digitali con conformità e regolamenti integrati.
La proposta per le istituzioni
Infanger esorta banche, gestori patrimoniali e tesorieri a utilizzare SPV per il momento ma a pianificare l'emissione nativa. Ritiene che un registro pubblico, focalizzato sulla finanza, con scambio integrato, liquidità e standard creditizi accelererà la transizione e renderà gli asset on-ledger funzionanti come strumenti tradizionali.
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