Le riserve d’oro di Tether salgono a 116 tonnellate, sfidando le piccole banche centrali

La banca d'investimento Jefferies ha affermato che l'aumento recente dei prezzi dell'oro non può essere spiegato soltanto dai tradizionali fattori trainanti e indica invece Tether come un importante nuovo acquirente.

I dati di attestazione e l'attività on-chain mostrano che l'emittente dello stablecoin ha accumulato una quantità significativa di lingotti negli ultimi mesi, riducendo l'offerta e contribuendo a alimentare il forte rally, ha affermato la banca nel rapporto di giovedì.

Il metallo prezioso è aumentato di oltre il 50% quest'anno e attualmente viene scambiato intorno ai 4.080 dollari l'oncia.

Jefferies ha segnalato per la prima volta l’interesse di Tether dopo che la società ha incontrato miner e società di royalty a Denver lo scorso autunno, con investitori che hanno riferito alla banca che Tether intendeva acquistare circa 100 tonnellate quest’anno. I commenti pubblici dell’amministratore delegato Paolo Ardoino riguardo all’aggiunta di oro alle riserve e un aumento del prezzo a 1.000 dollari per oncia hanno rafforzato la tesi.

Gli analisti guidati da Andrew Moss hanno stimato che Tether detenesse almeno 116 tonnellate di oro alla fine del terzo trimestre, con 12 tonnellate a supporto del suo token XAUt (del valore di circa 1,57 miliardi di dollari) e circa 104 tonnellate a supporto di USDT (del valore di circa 13,67 miliardi di dollari), rendendola il più grande detentore non sovrano al mondo e ponendola alla pari con banche centrali di dimensioni minori. Attualmente, XAUt presenta una capitalizzazione di mercato di circa 1,5 miliardi di dollari, secondo CoinMarketCap.

Il ritmo di accumulo è ciò che spicca — circa 26 tonnellate solo nel terzo trimestre, pari a circa il 2% della domanda globale, hanno affermato gli analisti. Pur non essendo sufficiente a sovrastare i flussi delle banche centrali, gli acquisti hanno probabilmente ridotto l'offerta a breve termine e rafforzato il sentiment rialzista.

Si prevede che Tether continui ad accumulare mentre USDT cresce e l'oro rimane circa il 7% delle riserve, ha affermato il rapporto. Con Ardoino che prevede un profitto di 15 miliardi di dollari nel 2025, gli analisti della banca hanno calcolato che anche investendo metà di tale importo in lingotti potrebbe aggiungere quasi 60 tonnellate all'anno.

Lo stablecoin USAT pianificato da Tether, conforme al GENIUS Act, non richiederà riserve auree, lasciando quindi incerto il suo impatto a lungo termine su USDT e sulla domanda di oro, ha osservato il rapporto.

Gli analisti hanno inoltre citato i crescenti investimenti di Tether nell'ecosistema dell'oro, inclusi oltre 300 milioni di dollari impegnati quest'anno in società di royalty e streaming. La banca considera queste partecipazioni come ulteriori prove di una strategia più ampia nel settore dei metalli. L'assunzione recente di due tra i migliori trader di metalli di HSBC suggerisce che la spinta di Tether sull'oro sta accelerando piuttosto che rallentare.

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